venerdì 26 luglio 2024

LA NOSTRA CHAMPIONS LEAGUE


 Quante volte sognavamo di giocare una partita di Champions League, di calcare il manto erboso del Santiago Bernabeu o dell’Old Trafford di Manchester? Sogni di tifosi che svanivano con la sveglia mattutina, credule e realista. Con miei amici più cari, formammo una squadra amatoriale di calcio a 5 (il Real Benaco) che disputò per anni, il campionato del CSI nella zona di Crema.  Stanchi dei soliti avversari e delle solite palestre di gioco, nel Dicembre 2004 lanciai l’idea. “Ragazzi, si parte, si va a Colonia a giocare la Champions League”. Tutti mi guardarono con gli occhi increduli, ma conoscendo bene il mio personaggio capirono  subito che avevo combinato qualcosa a loro insaputa. “C’è un organizzazione chiamata Eurosportring che organizza tornei di calcio a 5 amatoriali all’estero. Mi sono iscritto all’ Hurth Trofee in Germania che si disputerà l’ultimo week-end di Maggio. Abbiamo venti giorni per confermare l’iscrizione.” Appena terminai la frase vidi miei amici impazzire di felicità. L’idea di sfidare tedeschi e francesi galvanizzò l’ambiente e in men che non si dica raccolsi l’adesione di dieci persone, me compreso.A Gennaio svolsi tutte le pratiche riguardo i vari incartamenti del torneo e andai a prenotare un furgone da nove persone che ci avrebbe accompagnato per i novecento chilometri fino a Colonia.


Giovedì 26 Maggio.

La giornata lavorativa sembrò non finire più, la trepidazione mi salì dentro. Alle diciassette e trenta scattai come una molla, uscì dal lavoro e andai a ritirare il furgone per la trasferta. Alle venti e trenta iniziai giro. Prima il Gino, poi Mauro ed infine Alberto e Roby. Con gli altri ci trovammo davanti alle Ancelle. Eravamo pronti, c’eravamo tutti, nel frattempo si erano aggiunto anche il Seve, il Razzo, il Gargio, il Simo e il Vivio. Alle ventidue precise partimmo da Crema con il furgone Tourneo e la Polo del Simo. Il viaggio verso la Germania fu lungo, fino al confine con la Svizzera piovve. Si sprecarono le risate, si rievocarono viaggi passati, si raccontarono aneddoti finche la stanchezza ci assalì. Ci fermammo in un autogrill all’inizio della Germania a dormire un po’.



Venerdi 27 maggio


Alle undici arrivammo davanti al Novotel di Colonia. Dopo esserci sistemati nelle proprie stanze decidemmo di andare in centro a mangiare qualcosa. Colonia era una città molto carina che però in quel momento era un cantiere unico. Da qui a qualche mese si sarebbero tenute le giornate mondiali per la gioventù e tutto si stava svolgendo in funzione di esso. Il pomeriggio e la sera lo trascorremmo in centro tra il Duomo ed alcuni pub dove la birra scorse a nastro.



Sabato 28 Maggio


Fu il giorno dell’esordio. Partimmo verso Hurth, dove si svolse il torneo, una cittadina a venti chilometri da Colonia. Appena arrivati alla palestra notammo subito la bellezza dell’impianto e la perfetta organizzazione dei tedeschi. Demmo un occhio al calendario. Ci aspettò subito un impegno che sembrò molto duro, i padroni di casa del Fortuna Oberschlesien. La tensione nello spogliatoio era alta, si capì che eravamo arrivati al dunque, il momento atteso da mesi. Entrammo in campo contratti, sbagliammo alcune occasioni abbastanza facili. Loro erano una squadra modesta ma con una buona difesa, con un età media un po’ superiore alla nostra ed alla fine pagarono dazio. Il Vivio sbloccò il risultato con un tiro dei suoi e poco dopo il Gino raddoppiò dopo una bella azione corale. La tensione svanì, giocammo bene ma in contropiede beccammo il gol dell’1-2. La fortuna ci volse le spalle. Il Razzo si infortunò alla caviglia (non riuscì più a giocare per il resto del torneo) e così soffrimmo terribilmente le loro azioni. A due minuti dalla fine però segnai in contropiede il gol del 3-1 finale. La prima era andata bene, osservammo i nostri prossimi avversari giocare. Sembrarono alla nostra portata, qualcuno iniziò già a parlare di passaggio del turno. Ci credemmo  già vincitori del prossimo incontro ma la realtà ci mise alla sbarra. Contro gli olandesi del VHL perdemmo 1-0 giocando una partita penosa. Nello spogliatoio Roby sbottò feroce. “Non si pùo giocare così da schifo, avevamo già vinto la partita ancor prima di disputarla”. La lezione sembrò essere recepita, sperammo non fosse troppo tardi.  Ci toccarono i forti francesi dell’ AJ Reginaburgiens (vincitori della passata edizione del torneo). Giocammo alla grande ma dovemmo soccombere per 2-0. I francesi vinsero matematicamente il girone, rimase solo un posto libero per i quarti di finale. Con una sola vittoria in tre partite sembrò impossibile per noi passare il turno. Prima della nostra ultima partita giocarono gli olandesi contro i tedeschi. Sembrò una partita dal destino già scritto, i tedeschi con 0 punti mentre gli olandesi 4, percui con una vittoria si sarebbero qualificati. Fecimo un tifo sfrenato per i tedeschi che incredibilmente riuscirono a pareggiare proprio all’ultimo minuto. Ci rimasero  i polacchi del KS Fottball Sport che avevano 4 punti. Con una vittoria saremmo stati noi a qualificarci. Eravamo super carichi, l’aver visto svanire la qualificazione nel nulla e ritrovarcela lì ad una vittoria di distanza ci diede la spinta per superare l’ostacolo polacco. Segnarono Roby e il Gino. Loro accorciarono le distanze e presero un paio di pali clamorosi. Nel momento di maggior sofferenza nostra però siglai il 3-1, con un tocco sotto a cucchiaio! Fu delirio! Il ricordo pìù nitido di tutta la trasferta fu quello: sul tabellone mancavano venti secondi alla fine della partita, in panchina era cominciata la festa sfrenata, sventolò il tricolore italiano, in campo ci abbracciammo e levammo i pugni al cielo per una vittoria che rimarrà per sempre nella nostra memoria. La festa continuò, per noi squadra di basso profilo la qualificazione ai quarti equivalse alla vittoria del torneo. Le birre non si contarono pìu, eravamo incredibilmente stanchi, quattro partite in un giorno furono una bella mazzata. All’indomani ci sarebbero toccati i siciliani del Coordiner Catania.



Domenica 29 Maggio


Sapevamo di non aver speranze di proseguire il torneo. Loro erano una squadra forte che partecipava al campionato di serie C1 nazionale, noi eravamo anche ridotti all’osso dopo l’infortunio del Gargio. Su dieci partecipanti alla trasferta ci ritrovammo a giocare in sei. Giocammo la nostra onesta partita ma perdemmo 2-0. Nel finale presi  la traversa e il Seve sbagliò da due passi un gol già fatto. Finì così la nostra avventura con un sesto posto finale che ci riempì di gioia e soddisfazione. La nostra Champions League ci lasciò ricordi splendidi per sempre.


DP

Nessun commento:

Posta un commento

Monaco di Baviera (Allianz Arena e Olympiastadion)

 Settembre 2005